Nei vari stili di nuoto, ciascuno con il proprio specifico movimento, il nuoto sviluppa soprattutto le braccia, le spalle e il tronco, e solo in misura minore le gambe.
Per ciascun stile ci sono muscoli che vengono interessati maggiormente e di conseguenza si sviluppano di più, ed altri che vengono stimolati in misura minore.
Le braccia, che nel nuoto sono il collegamento tra i muscoli che sviluppano la forza, in maggior misura sono dorsali e pettorali, mentre per galleggiare e nuotare veloci serve anche molta coordinazione tra il movimento delle braccia e quello delle gambe, e questo passa per forza di cose dai muscoli del tronco, in particolare gli addominali.
Le gambe, importanti nel nuoto agonistico per partenze e virate e in generale per bilanciare il movimento in acqua assicurando una linea lineare e stabile.
Nel Crawl e delfino da un punto di vista biomeccanico la muscolatura impegnata in prevalenza è:
Tali muscoli elencati sopra svolgono la maggior parte del lavoro propulsivo.
I muscoli impegnati come stabilizzatori sono:
Le gambe hanno funzione contemporaneamente propulsiva e stabilizzatrice e impegnano nell'ordine:
E' fondamentale il ruolo della muscolatura stabilizzatrice delle scapole e della regione lombare e addominale.
La muscolatura delle gambe a rana entra in funzione con un ordine diverso e ancora con una maggiore intensità: glutei, muscoli ischiocrurali, retto femorale, quadricipite, adduttori, muscoli del polpaccio, retto femorale, ileo-psoas.
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