- Dettagli
- Scritto da Administrator
- Categoria: Allenamento Nuoto
- Visite: 693
Le alette di appoggio al piede posteriore sono un accessorio fondamentale per migliorare la partenza nel nuoto. Ecco alcune informazioni sulla regolazione delle alette del blocco di partenza in base all’altezza dell’atleta:
Myrtha Track Start:
Descrizione: Myrtha Track Start è un modello di blocco di partenza progettato da Myrtha Pools per favorire l’assetto in partenza del nuotatore ed ottimizzarne le prestazioni in gara.
Caratteristiche:
- La piattaforma del blocco fornisce un appoggio stabile per la partenza “track-start”.
- La pedana è regolabile e antiscivolo, misurando cm 74×52.
- Consente al nuotatore di scegliere tra 5 posizioni di regolazione della pedana posteriore, a seconda dell’altezza dell’atleta.
- Il basamento del blocco è realizzato in PVC senza parti metalliche esposte per prevenire la corrosione.
- Approvato ufficialmente dalla FINA, è utilizzato nelle competizioni internazionali e nelle principali strutture natatorie a livello mondiale.
Posizione corretta dei piedi:
La posizione corretta per posizionare i piedi sul blocco di partenza con aletta per la “track-start” prevede di:
- Posizionare il piede posteriore dietro a circa metà dell’aletta, appoggiando solo l’avampiede.
N.B. Nel tuffo il movimento di "accoppiamento delle forze" più potente, al fine di migliorare la partenza dal blocco, è quello delle braccia. L'energia sviluppata dalle braccia non è solo proporzionale al quadrato della velocità di movimento delle braccia stesse, ma anche al quadrato della loro lunghezza.
Sollevamento di mani/braccia.
Questa tecnica può essere utilizzata sia nella partenza con peso indietro che in quella con peso avanti. Invece che muoversi soltanto in avanti, le braccia e le mani si muovono verso l'alto con un maggior piegamento del gomito. Siccome il percorso che fanno mani e braccia in questo modo è maggiore si accumulerà più velocità, quindi più slancio grazie all'energia di accoppiamento.
Questa tattica non si vede spesso nelle gare di alto livello ma più spesso tra i giovani nuotatori. Funziona bene solo con il peso all'indietro. Il nuotatore si aggrappa e tira dalla parte frontale del blocco muovendo velocemente le braccia, completamente estese, lungo i fianchi mentre la testa è sollevata. Una volta arrivate sui fianchi le braccia oscillano con maggiore lentezza in avanti per finire in posizione streamline.
Benché questa tecnica crei un sacco di energia cinetica all'inizio, il fatto che il movimento si debba fermare lungo i fianchi riduce l'energia a zero.
Recupero a Farfalla.
La più potente di tutte le tecniche è questa, per qualunque tipo di partenza. Il motivo risiede nel fatto che c'è un movimento veloce e CONTINUO delle braccia dal segnale di start all'entrata in acqua del nuotatore. Il modo in cui sfruttarla al meglio è con la partenza a peso indietro.
Il nuotatore tira dalla parte frontale del blocco e, con la schiena arcuata, alza le mani e le braccia sopra la testa procedendo verso la posizione di scivolamento, in modo molto simile al movimento di recupero delle braccia a Farfalla. Questo movimento circolare può essere effettuato sia a braccia distese che leggermente piegate, tenendo conto che le braccia distese forniscono maggiore slancio da accoppiare a quello degli altri movimenti.
Il rischio di questa partenza è che le mani vengono slanciate in avanti a tale velocità che si rischia di esagerare e slanciarle troppo finendo per entrare in acqua con le braccia leggermente incrociate (una complicazione DISASTROSA!). Questa tecnica richiede anche un'ottima flessibilità dell'articolazione della spalla (estensione all'indietro).